Quando il sole doppia l'equinozio di autunno, le piante entrano in un periodo di equilibrio tra la luce del giorno e il buio della notte. Sono in equilibrio anche i due piatti della Bilancia, che è infatti il simbolo di questo quadrante. Mano a mano che ci allontaniamo dall'equinozio, le piante cominciano a espirare il verde della loro clorofilla e si tingono di tutti i colori dell'arcobaleno, di cui il verde è il punto di equilibrio, la mediazione.

I nostri antenati simboleggiarono questa morte gloriosa, il suo splendore, con la bellezza di Venere, pianeta governatore di questo segno insieme a Saturno, simbolo dell'incipiente inverno. Nella melotesia zodiacale, ovvero nella corrispondenza astrologica che c'è tra costellazioni, parti e funzioni del nostro organismo, i reni spettano alla Bilancia. Infatti grazie a loro bilanciamo nel nostro organismo il ricambio tra basico e acido: realizziamo così la giusta mediazione tra queste due polarità, di cui il PH sanguigno costituisce il punto di equilibrio.

Sotto il segno della Bilancia fiorisce la Verga d'oro, una bella pianta erbacea alta circa mezzo metro, che cresce al margine dei boschi, in climi piuttosto freschi, e ha un portamento eretto, dritto come quello di una verga, appunto, con foglie ovali allungate, tutte orientate verso l'alto, e i fiori riuniti in cima a pannocchia, di un bel giallo oro per l'appunto. Il suo nome è scientifico, Solidago virga aurea, deriva dal suo aspetto ma anche dalla sua capacità di solidare, rendere saldo, sano e intero il nostro organismo, rendendo innanzitutto solidale, quindi non in conflitto, le due polarità che governano il nostro PH, drenandone via eventuali eccessi.
La Verga d'oro esercita queste sue funzioni grazie alle sue proprietà diuretiche, depurative e di drenanti renali, che la indicano perciò in casi di eccesso di urea e di colesterolo, calcolosi renale, idropisia, gotta, infezioni delle vie urinarie. La si può assumere con un infuso (15 g in mezzo litro di acqua, 3 tazze al dì) o in tintura madre (30-40 gocce in mezzo bicchiere d'acqua, 2-3 volte al dì).


Sotto il segno della Bilancia fiorisce anche lo Scleranto. Il suo nome scientifico è Scleranthus annuus, da skleros, duro, e anthos, fiore. Infatti volgarmente viene anche chiamato fior secco. Si tratta infatti anch'essa di una pianta salda, dura, mineralizzata perfino nei fiori. Il dottor Bach consiglia il rimedio estratto da questi fiori per coloro che credono che equilibrio sia sinonimo di staticità e dunque sono sempre incerti e indecisi su quale strada prendere ai continui bivi e alle continue scelte che offre loro l'esistenza, il cui equilibrio, invece, è sempre dinamico, in movimento tra le sue polarità.
Lo Scleranthus, suggerisce il dottor Bach, è il rimedio, si direbbe quasi omeopatico, per quanti soffrono di una sorta di "sclerosi" della loro capacità di scelta. Favorisce infatti equilibrio interiore in qualsiasi situazione, forza di decisione e disponibilità a nuove esperienze e possibilità. A tale scopo si assumono sotto la lingua 4 gocce di questo rimedio floreale per almeno 4 volte al dì.


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Erbario della Salute
Ferdinando Alaimo
Erbario della Salute
Aam Terra Nuova Edizioni
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Erbario della Salute: una rassegna accurata delle 40 piante più efficaci del nostro clima, che tutti possono raccogliere e utilizzare.

L'autore, con una lunga pratica in erboristeria, conduce per mano il lettore alla scoperta delle qualità curative ed energetiche di queste nostre preziose "alleate", illustrandone non solo l'impiego terapeutico, ma anche l'utilizzo nella difesa delle piante da appartamento e da orto, e nella cura degli animali domestici.

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